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  • 20 Dicembre 2023 18:23

IL PUNTO DI ANTONLUCIO | PECCATO, MA ORA FOCUS SUL QUINTO POSTO

DiAntonlucio Saracino

Apr 18, 2022
IL PUNTO DI ANTONLUCIO | PECCATO, MA ORA FOCUS SUL QUINTO POSTO

Se tre indizi fanno una prova, allora cinque costituiscono pressocché una certezza: la Virtus Francavilla non sa più gestire un risultato, di vittoria o pareggio che sia, negli ultimissimi minuti di gioco. Bari al 92’, Paganese al 90’, Picerno all’88’, Campobasso al 93’, Foggia all’88’. Otto punti – otto- buttati al vento in zona Cesarini, a ridosso del 90’, punti che avrebbero da soli consentito al Villa di giocarsi il secondo posto fino all’ultimo. E invece no, ancora amaro in bocca, nuovamente recriminazioni per ciò che poteva essere e non è stato.

Il Foggia, sul piano del gioco, non ha rubato nulla, intendiamoci, ma il calcio è fatto anche di vittorie sporche, sudate e gestite appunto fino al 95’ al termine di gare equilibrate. Ormai il tempo delle analisi e della ricerca delle cause è concluso, si deve solo tentare di vincere a Castellammare nell’ultimo turno (o almeno ad ottenere lo stesso punteggio che realizzerà il Monopoli in casa contro l’Andria) per evitare la beffa di un sesto posto che sarebbe il peggior piazzamento dei biancocelesti dell’intero girone di ritorno.

Dispiace anche per le due reti incassate a difesa schierata, particolare che solitamente mister Taurino poco digerisce: la prima, di rapina, dell’ottimo Merola che anticipa una retroguardia poco reattiva da due passi dopo che Carella aveva concesso troppa libertà al cross a Rizzo. La seconda, allo scadere, col colpo di testa piazzato di Garofalo, lasciato anche in questo caso colpevolmente libero. Per il resto, meglio il Francavilla nel primo tempo e i dauni nella ripresa, con un copione che, pur con qualche variante nel corso dei 90 minuti, vede il Foggia provare a dialogare e manovrare nello stretto e con palla a terra, e la Virtus tentare di scavalcare il centrocampo con rapidi lanci a cercare le punte. D’altronde i biancocelesti optano quasi giocoforza per tale soluzione, sia per le caratteristiche intrinseche dei foggiani, schierati come al solito con difesa altissima e con l’ottimo portiere Dalmasso a fare praticamente da libero, sia per l’assenza di due palleggiatori come Prezioso e Mastropietro. Recupera invece Maiorino, e sarà tra i migliori, componendo il tridente pesante con Patierno e Perez: peccato che ancora una volta il suo minutaggio si fermi al 70’. I tre si intendono, creano e producono: Maiorino serve un assist da sogno a Patierno, il cui gran destro in coordinazione precaria trova il miracolo di Dalmasso. Perez, di testa, troverà solo un prodigio sulla linea di Rizzo a negare l’1-1. Il legittimo pari giunge ad opera dello stesso capitano con zampata ravvicinata su azione e assist da sinistra del solito Maiorino: quarto centro per Perez, seguendo una tipologia di azione da cui è giunta una marea di reti stagionali.

Meglio il Foggia, si diceva, nella ripresa, con Nobile attentissimo su Gallo dalla distanza e sul solito Merola, stoppato poi un paio di occasioni da Ingrosso. Ma Patierno, da par suo, si procura un evidente rigore con movimento a smarcarsi da punta di razza. Pasquale Maiorino trasforma all’angolino per il sigillo numero 10 in campionato, mandando il pubblico in visibilio, ma, ahimè, quando ormai nulla lasciava presagire l’ennesimo epilogo amarissimo, giunge il solito gol-beffa di Garofalo. Peccato, perché la vittoria avrebbe contribuito enormemente sul morale e sul piano mentale, ma soprattutto avrebbe reso sufficiente un pareggio a Castellammare di Stabia per chiudere al quinto posto in vista dei playoff. Ricordiamo ancora una volta quanto cambi tra quinta e sesta piazza: quest’ultima dà la certezza di giocare in casa soltanto il primo turno playoff, mentre chi arriva quinto disputerebbe anche il secondo turno sul proprio terreno, con la possibilità di pareggiare entro il 90’ per andare avanti.  Una differenza abissale. Non arrivare almeno quinti “sarebbe un peccato”, anche se tale espressione l’abbiamo inflazionata, negli ultimi tempi.