Rimane a quota 0 la Virtus Francavilla dopo due turni: dopo il Bari, i biancazzurri cedono anche alla neopromossa Turris al termine di una gara non certo esaltante. In realtà, si tratterà di una partita non bella in generale, classico match che sarebbe potuto finire 0-0. Poche le occasioni nitidissime da gol, trame di gioco spesso frammentarie ed intensità a corrente alternata.
Panchina ancora cortissima per la Virtus, che rinuncia ancora a Vazquez e Marino, mentre Mastropietro va solo in panca; fuori dai convocati Bovo, Pambianchi e Puntoriere, in attesa di capire se usciranno o meno in chiusura di mercato. Confermato dunque lo stesso 11 titolare sceso in campo contro il Bari 7 giorni prima, con Ekuban ad affiancare in avanti Leo Perez, fresco di rinnovo contrattuale.
Che il match non sarà memorabile lo si intuisce subito. Pochi i brividi: dopo il guizzo di Esempio (diagonale di poco alto sul primo palo), è il portiere campano a doversi distendere sul cross beffardo di Giannotti sfiorato da Perez. Poi, l’ennesima leggerezza difensiva condanna il Franacavilla, quando Celli controlla male il retropassaggio di Giannotti e regala palla agli avversari, con Giannone che scarica un mancino imparabile per l’1-0. La reazione francavillese porterà ad un paio di occasioni importanti con Castorani, una per tempo, mentre in avvio di ripresa Crispino deve volare per disinnescare il possibile 2-0 sul bolide di Daniele Franco. Sempre il portiere francavillese sarà pronto in uscita bassa su Pandolfi, dopo l’ennesima disattenzione in retroguardia.
La Turris amministra senza troppi affanni, ma proprio all’ultimo istante di recupero la Virtus costruisce la chance clamorosa con i due baby nuovi entrati: Buglia sfonda a sinistra e mette in mezzo, Ekuban non ci arriva e Carella, con lo specchio della porta spalancato, manda incredibilmente alto da centro area. Termina così 1-0 una gara che, col solito pizzico di buona sorte in più che è mancato, sarebbe potuta finire in parità. Mettendo da parte il rammarico per il pareggio sciupato in extremis, c’è comunque ancora da lavorare per trovare la migliore condizione e nei singoli, e di squadra. Contro una Turris quadrata, sorniona ed esperta si poteva e doveva fare di più, mettendoci una maggior grinta e rabbia agonistica e provando a dare al gioco maggior intensità nell’arco dei 90 minuti.
Da registrare ancora qualche preoccupante sbavatura lì dietro, mentre in avanti (facendo gli scongiuri relativi all’ultimo giorno di mercato) si attende come il pane il rientro di Federico Vazquez. Per lasciare subito quella quota 0, già mercoledì nel turno infrasettimanale in casa contro la Vibonese.