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  • 20 Dicembre 2023 19:02

IL PUNTO DI ANTONLUCIO | il pareggio casalingo muove la classifica

DiAntonlucio Saracino

Ott 8, 2020
IL PUNTO DI ANTONLUCIO | il pareggio casalingo muove la classifica

Se si vuol guardare al classico bicchiere mezzo pieno, il pareggio casalingo colto nel turno infrasettimanale dalla Virtus Francavilla contro la Vibonese se non altro consente di muovere la classifica, lasciando quello 0 così brutto da guardare. Certo, si sperava in un successo alla viglia, inutile negarlo, ma i segnali e le indicazioni dopo il match con i calabresi sono in buona parte incoraggianti.

In buona parte, non al 100%, perchè si conferma una volta ancora quella sciagurata propensione a regalare, letteralmente, reti agli avversari, frutto di clamorosi svarioni difensivi. Errori (orrori) da penna blu che vanificano quanto di buono fatto in campo. Che poi ci si metta anche la sorte a far sì che, in ognuna di queste circostanze, l’avversario sia sempre pronto a trasformare in gol il gentile regalo piuttosto che fallire è un altro discorso. Un periodo sfortunato, speriamo si tratti solo di questo, e come tale destinato auspicabilmente a terminare, prima o poi.

Due elementi, in questo avvio, appaiono particolarmente bersagliati dagli episodi negativi: Ekuban continua a sprecare reti facili facili in avanti, così come Celli, in difesa, è sfortunato protagonista di errori piuttosto evidenti. Quanto accaduto dopo la mezz’ora contro la Vibonese ne è l’emblema: Ekuban manda incredibilmente oltre la traversa di testa a porta vuota da 2 metri dopo la splendida serpentina di Giannotti; quasi sul capovolgimento di fronte, Celli liscia la sfera in area piccola ingannando Crispino e consentendo a Berardi di portare in vantaggio i calabresi. Ed ecco come terminare in svantaggio un primo tempo dominato per lunghi tratti (al netto del palo sfiorato da Laaribi), con una Virtus arrembante e sovente pericolosa dalle parti di Mengoni.

Ci pensa Manuele Castorani a pareggiare in avvio di ripresa, prendendo l’ascensore di testa sul corner di Nunzella, festeggiando la prima rete tra i professionisti nel giorno del 21esimo compleanno. E allora due parole vanno spese per questo ragazzone toscano cresciuto nelle giovanili dell’Empoli (una garanzia) che, dopo 2 anni e mezzo da protagonista in D sta maturando anche tra i pro. Oltre al gol, va a lui il merito di aver servito Perez in occasione del rigore procurato. Il fisico c’è, l’intelligenza tattica anche, i tempi degli inserimenti offensivi sono degli delle migliori mezzali, i piedi non sono affatto male. Insomma, i presupposti per farsi largo nel calcio che conta ci sono: al ragazzo il compito di tradurli in realtà, maturando sempre più anche sul piano caratteriale e della personalità.

Ma il sospiro di sollievo dura poco, perchè l’ennesima dormita difensiva consente alla Vibonese di ritrovare il vantaggio con Plescia da azione d’angolo. Immobili i difensori sulla sponda e sul successivo tentativo a centro area, prima che la sfera giunga sui piedi del centravanti avversario a un passo dalla porta. Leit motiv da terminare quanto prima, almeno 5 (se non 6) gol su 6 incassati finora sono stati letteralmente regalati.

La reazione c’è, Vazquez sfiora il pari da 2 passi (bravo il portiere Mengoni), quindi il rigore procurato da Leo Perez (forse ce n’era un altro, sempre su di lui, subito prima) che Vazquez trasforma, per un pareggio che alla fine va accolto con un sospiro di sollievo. Certo, ai punti, così come nelle speranze della vigilia, la Virtus avrebbe potuto e voluto vincere, ma tant’è. Ed ora, senza timori, la trasferta sulla carta proibitiva di Castellammare contro la Juve Stabia, su un campo in cui i recenti precedenti hanno sempre regalato sfide avvincenti e combattute. Senza timori, dicevamo, perchè la Virtus dell’era Trocini ha regalato le emozioni più belle proprio in trasferta contro le big.